di Luca Arcari, presidente Fimaa Cremona e responsabile Casapoint Piadena & Bozzolo
"Il mercato immobiliare in Italia nel 2024 ha chiuso positivamente, con oltre 700.000 transazioni residenziali, un dato in linea con l’anno precedente, sebbene in calo rispetto al 2022. Tuttavia, il numero complessivo non è sufficiente per fotografare completamente l’andamento di un mercato in evoluzione.
Il trend relativo alle abitazioni pronte per essere abitate mostra una crescita nelle quotazioni, mentre il valore delle case da ristrutturare è in calo. Se, ad esempio, il potere di acquisto per un immobile che richiede manutenzioni importanti era pari a 100, di cui 80 per l’acquisto e 20 per i lavori di ristrutturazione, l’aumento del costo dei lavori da 20 a 30 riduce la disponibilità per l’acquisto dell’immobile a 70. Lo stock immobiliare in Italia è per lo più datato, risalente agli anni ‘60 e ‘70, e molte di queste abitazioni non sono più considerate abitabili, soprattutto per la scarsa efficienza energetica e la qualità delle finiture. A causa dei minori incentivi fiscali per ristrutturazioni ed efficientamento energetico, questi immobili hanno subito significativi abbassamenti di prezzo.
I costi di ristrutturazione continuano a salire. Tra il 2020 e il 2022, i prezzi dei materiali da costruzione sono aumentati drasticamente. Ad esempio, il costo del cemento è aumentato del 59%, quello del vetro del 38%, mentre laterizi e bitume hanno visto un incremento del 20%. Negli ultimi cinque anni, i costi di ristrutturazione sono aumentati tra il 30% e il 50%, a seconda del tipo di intervento e dei materiali utilizzati. Questo incremento è stato determinato dalla “follia” del superbonus 110%, dall’inflazione generale, dal rialzo dei prezzi dei materiali e dai costi energetici in aumento, nonché dalle difficoltà logistiche globali." [CONTINUA A LEGGERE: CLICCA QUI E SCARICA LA RILEVAZIONE PREZZI 2024 PER CREMONA E PROVINCIA]