L'abuso edilizio è un illecito che a seconda dei casi può assumere valenza civile o penale in base alla gravità della realizzazione dell'opera in assenza di titolo edilizio. La realizzazione di queste opere abusive comporta in ogni caso un dispendio economico, in quanto è necessario il versamento di una somma di denaro a titolo di oblazione nel caso in cui l'abuso abbia caratteristiche "sanabili" ovvero in linea con la normativa vigente.
In casi più gravi si rende necessario il ripristino dello stato dei luoghi in quanto la costruzione realizzata in assenza di titolo abilitativo si discosta completamente da quanto previsto dalla normativa.
Infine, nei casi limite (qui parliamo addirittura di lottizzazione abusiva) la sentenza del giudice in una procedura penale può portare addirittura alla confisca del bene.
QUALI SONO GLI ABUSI PIÙ RICORRENTI?
Gli abusi più ricorrenti possono andare dall'errata posizione di una parete divisoria interna, fino alla assenza/presenza di una finestra. Questo tipo di difformità si riscontrano nelle realizzazioni più recenti dagli anni '70/'80 in poi e specialmente nei condomini.
Andando più indietro negli anni, purtroppo, capitano casi ben più gravi, che possono addirittura riguardare la diversa sagoma dell'edificio.
COSA SI RISCHIA?
La mancata sistemazione di questi abusi rende a tutti gli effetti l'abitazione non vendibile, in quanto è necessaria la conformità sia urbanistica che catastale per procedere con un atto notarile.
La vendita di un immobile che presenta questo tipo di problematiche rende l'atto notarile annullabile con conseguenti cause civili o penali per chi vende.