L'agente immobiliare, una professione sottovalutata nel mercato del lavoro

In Italia, la professione dell’agente immobiliare è, rispetto ad altri paesi europei e sopratutto agli USA, ampiamente sottovalutata. All’estero, gli agenti immobiliari sono i principali attori di quasi tutte le transazioni in ambito immobiliare, ma in Italia non è ancora così.

Questo potrebbe sembrare uno svantaggio per chi cerca lavoro, ma non lo è: il comparto immobiliare può offrire tantissime possibilità in termini di numeri di posti di lavoro. Un settore in continua evoluzione, sempre alla ricerca di nuovi professionisti.

Perché, allora, candidarsi?

Innanzitutto l’agente immobiliare è un professionista nel suo settore: conosce a fondo il mercato in cui opera, è in grado di stimare correttamente il valore di un immobile, conosce la normativa di riferimento ed è in grado, così, di tutelare coloro che si affidano a lui.

Non solo, quello dell’agente immobiliare è un lavoro dinamico in cui una giornata lavorativa non è mai uguale all’altra: si incontrano sempre persone nuove, con storie nuove e desideri da realizzare.

Insomma, una professione che umanamente dà tantissimo: le persone si affidano agli agenti immobiliari in momenti delicati della loro vita: la vendita o l’acquisto di una casa determinano un coinvolgimento sentimentale notevole e non scontato.

Il lavoro dell’agente immobiliare, inoltre, consente ampi margini di crescita, anche economica. Come tutte le professioni commerciali, l’abilità e la preparazione di un agente possono permettere di accrescere notevolmente il guadagno. Si tratta di una professione estremamente meritocratica, in cui è il talento, unito al grande impegno, ad eccellere.

E’ un lavoro facile?

Certamente no. È un lavoro che richiede studio, dedizione, fatica, passione, ma che è anche in grado di restituire, in termini di gratificazioni, tutto ciò che si è dato.

Gruppo Casapoint, pur essendo da sempre alla ricerca di nuovi talenti, non si occupa di "reclutamento" (tanto caro ad alcuni franchising) ma di selezione. L'obiettivo non è avere sempre forze fresche da mettere in prima linea e che, una volta esauste, vengono sostituite, ma quello di selezionare la persona con le capacità, le attitudini adatte alla professione e sopratutto compatibili con i nostri valori. Chi verrà selezionato seguirà un percorso di formazione e crescita volto a far restare la persona a lungo in azienda, anche per tutta la sua vita lavorativa. 

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