Il recente periodo di quarantena ha stimolato la nascita di una nuova passione per milioni di italiani: la creazione di veri e propri orti su balconi e terrazzi.
Secondo uno studio promosso da Coldiretti e riproposto da "La Stampa" sono sempre di più gli italiani che, sui propri balconi, decidono di piantare, oltre ai fiori di stagione, anche piante aromatiche e ortaggi. Questa tendenza sarebbe confermata dall'impennata, durante il periodo di quarantena, delle vendite di semi, piantine, fertilizzanti e strumenti per la coltivazione domestica, tanto da far stimare che in Italia gli appassionati alla coltivazione degli orti (sia "classici" che "da balcone") ammonti al 62% della popolazione.
Tra le varietá più richieste, sempre secondo Coldiretti, vi sarebbero le piantine di insalta, facili da coltivare, economiche e con una resa immediata.
DAI "VICTORY GARDEN" AGLI ORTI DA BALCONE
L'orto domestico, in realtà, non è una novità. Come ci ricorda Isabella Prisco dalle colonne di Elle Decor, già durante la grande guerra fiorirono quelli che, tra gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, vennero definiti "Victory garden", piccoli orti domestici con cui si mirava all'autoproduzione di generi alimentari.
Come nei Victory garden, anche negli orti da balcone possono essere sfruttati tutti i tipi di spazio che abbiamo a disposizione, ponendo solo una particolare cura all'esposizione solare, a seconda della quale dovremmo orientare le nostre scelte d'acquisto. Gli esperti consigliano, in particolare, colture che non necessitano di molta manutenzione, come baccelli, peperoncini, scalogni viola e tutte le erbe aromatiche, ma non sono da escludere zucchine, fragole, carote e ravanelli.
La coltivazione di questo tipo di orti porta con sé il duplice vantaggio di avere una spesa completamente a chilometro zero, ma anche l'indubbio beneficio psicofisico riconosciuto ad attività di questo tipo.